Marcello Nicchi ha risposto alle dure parole di Gino Pozzo, che alla fine di Milan-Udinese aveva pubblicamente attaccato l’arbitro Paolo Valeri auspicando che venisse cacciato per incapacità. Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri ai microfoni de ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento ha replicato:
Quelle di Pozzo sono brutte parole che fanno dispiacere. A Pozzo non rispondo, non mi permetto di correggere dichiarazioni di persone che dovrebbero avere più esperienza. Questo è un paese strano, dovrei ricevere telefonate di complimenti per tutti gli altri arbitraggi, invece ci soffermiamo sul niente. Sono parole brutte, che fanno dispiacere, che arrivano da una persona che ha dato e darà molto al calcio. Le persone non si attaccano. Mai l’Aia ha detto che un giocatore non debba più giocare, e sarebbe gradito che chi sta seduto sulla sua poltrona meditasse di più.
Nicchi ha ribadito che il bilancio per gli arbitraggi in Serie A fino ad oggi è positivo, pur ammettendo “alcune sbavature fisiologiche ed errori che ci possono stare”:
Ma a parte Milan-Udinese e Juventus-Roma, il livello degli arbitri è di spessore, con prestazioni positive.
Dopo aver confermato l’apertura dell’Aia nei confronti della tecnologia, anche se “per me spendere 250 mila euro a stadio per il gol fantasma sono soldi sprecati”, Nicchi ha minacciato nuovamente lo sciopero della categoria dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto ai danni di un arbitro in Sardegna durante una partita del campionato juniores, Serramanna-Andromeda:
Se un giorno dovessimo arrivare allo sciopero, avremmo perso tutti. Attenzione, perché ci siamo molto vicini… Nel prossimo Consiglio Federale saranno inasprite delle norme che dovrebbero mettere più sale in zucca a qualche malato che va in giro a commettere violenze. E se questo non bastasse, prometto che non manderemo più gli arbitri a prendere le botte.
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